Come uscire dal Sovraindebitamento
Il nostro primo obiettivo è quello di assistere il cliente in modo da consentirgli di superare la situazione di crisi velocemente e nel modo economicamente meno gravoso possibile. Per questo, già dal primo incontro con il cliente, ci preoccupiamo di valutare anzitutto se vi sia la concreta possibilità e la convenienza per attivare una procedura extragiudiziale, o, in caso di impresa, in alternativa anche la procedura preconcorsuale della composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa.
Altri strumenti per la gestione della crisi d’impresa in un’ottica di ristrutturazione e remissione in bonis sono il piano attestato di risanamento e gli accordi di ristrutturazione, introdotti nel nostro ordinamento con la riforma del 2006. Con la novella del 2006 per la prima volta il nostro legislatore, recependo anche gli orientamenti comunitari, ha cominciato a guardare alle procedure concorsuali non più soltanto come strumenti per la gestione di situazioni di crisi e di insolvenza con inevitabile conseguenza la decozione dell’impresa e la sua conseguente fuoriuscita dal mercato, ma anche come procedure volte al recupero dell’impresa e al suo risanamento.
Sulla stessa linea si inseriscono le procedure di sovraindebitamento, introdotte nel nostro ordinamento dalla Legge 3/2012, nota anche come “Legge anti-suicidi”, che per la prima volta ha ricompreso tra i soggetti a cui si applica la normativa concorsuale anche il consumatore e altre categorie diverse dall’imprenditore.
Nel caso, quindi, non si possa ricorrere utilmente a uno dei suindicati strumenti (extragiudiziale, composizione negoziata, piano attestato di risanamento o accordi di ristrutturazione) i nostri professionisti potranno indirizzare il cliente verso una delle procedure di sovraindebitamento o, in alternativa, verso il concordato preventivo, o, qualora sussistano le condizioni per cui sia stata avviata nei suoi confronti una procedura di liquidazione giudiziale, lo assisteranno perché possa uscirne nelle condizioni più favorevoli.
In tutti i casi, una volta chiusa la procedura concorsuale, qualora ne sussistano i presupposti i nostri consulenti assisteranno il cliente per l’attivazione della procedura di esdebitazione, novità, anch’essa, delle ultime riforme.
Con l’esdebitazione il debitore è liberato da tutti i debiti fino a quel momento pendenti e cessano anche tutti gli altri eventuali effetti conseguenti alla procedura concorsuale cui è stato soggetto, senza alcuno strascico e in totale serenità.